House, l’ambassador Patagonia
festeggia i 150 del Cervino

Steve House
Riscoprire lo “stile alpino” ovvero la più antica forma di alpinismo, consapevole e rispettosa della natura e dell’uomo. Riscoprire metodi di ascensione delle montagne che non prevedono l’ausilio di corde fisse, bombole d’ossigeno o attrezzature che costituiscano fonte di inquinamento. È da questi principi che prende vita la filosofia di Steve House, Ambassador Patagonia, alpinista di fama mondiale, scrittore e, per una sera, star indiscussa di un incontro con il pubblico a Cervinia, proprio durante l’estate di festeggiamenti dedicati al 150° anno dalla prima scalata del Cervino.
L’occasione della visita di House è duplice: la presentazione del suo ultimo libro e il compleanno dello storico punto vendita Patagonia di Cervinia: Berthod Sport. Il negozio aprì nel 1965 e da allora, la famiglia Berthod promuove i migliori capi tecnici per sci, escursionismo e alpinismo, tutti a marchio Patagonia.
Per la prima volta a Cervinia la leggenda dell’alpinismo “naturale”
Qual’è la tua esperienza come Ambasciatore di Patagonia?
“Siamo qua per ringraziare e sostenere il negozio Berthod Sport che dopo soli 6 anni dall’apertura iniziò a vendere attrezzatura della Patagonia. Quest’anno festeggiamo il loro 50° anniversario. La famiglia Berthod è stata una delle prime sostenitrici di questa azienda che ora vuole ufficialmente dire loro “Grazie”.
Io sono un ambasciatore internazionale del brand dal 1999 ma i Berthod sono gli ambasciatori di questa Regione dal 1985. Questa è fedeltà.
Nel mio lavoro ci sono due componenti: marketing e PR e sviluppo di prodotto attraverso prove tecniche. Noi alpinisti trascorriamo molto tempo a testare materiali e capi, Poi ci confrontiamo con designer e sviluppatori che spesso si limitano a chiederci: “Cosa ti servirebbe che ancora non possiedi?” da questa semplice domanda inizia un lavoro incredibile che porta poi a prodotti innovativi, di alta qualità, inimitabili e sempre perfetti all’uso per il quale sono stati progettati.”
Cosa pensi del Cervino e Valle d’Aosta?
“Ho passato molto tempo in Valle d’Aosta. È dal 1995 che vengo qui per vivere la montagna sia per scalare che per sciare ma anche per venire a trovare dei cari amici che abitano in queste zone. Devo però ammettere che questa è la mia prima volta a Breuil – Cervinia. Sono entusiasta di essere qui, di poter guardare queste meravigliose montagne e semplicemente di esplorare.
“…qui le persone sono fiere della Loro Valle d’Aosta e della Loro Montagna…”
Ovunque si vada in questa Regione si trovano posti con grandi particolarità. È per questo che apprezzo l’Europa e l’Italia in particolare: in America ci si sposta per vivere in un posto, per la sua estetica, mentre qui le persone sono fiere della Loro Valle d’Aosta e della Loro Montagna. Da turista questo lo apprezzo molto, mi colpisce veramente l’orgoglio che trasmettono le persone del posto: tutto diventa una grande tradizione. Le montagne non sono solo parte della cultura: sono la cultura e le persone del luogo sono bravissime a mantenerla e a tramandarla”.
Messner ti ha definito uno dei migliori alpinisti del Mondo. Cosa fai per allenarti?
“È un onore per me essere descritto come il migliore ma credo che Messner parli da esploratore. L’alpinismo è diverso: chi scala non pretende di cambiare l’ambiente che ci circonda. Il nostro lavoro è lasciare l’area come l’abbiamo trovata, così anche chi verrà dopo di noi potranno vivere al meglio l’esperienza alpinistica, come se fossero i primi. Questo significa “stile Alpino”: dovremmo usare le montagne per conoscere ed esplorare noi stessi.
“…dovremmo usare le montagne per conoscere ed esplorare noi stessi….”
Messner ed io concordiamo con questo punto vista e penso sia per il mio buon approccio all’esplorazione che lui mi abbia definito “il migliore”. L’alpinismo è uno sport non competitivo quindi fortunatamente non è necessario allenarsi molto. In realtà tutto si relaziona con la sensazione di sicurezza: più stai in mezzo alle montagne più tutto diventa rischioso ma allo stesso tempo estremamente piacevole. È esattamente questo che sto cercando di insegnare alle famiglie attraverso il mio ultimo libro rivolto proprio a coloro che hanno poco tempo per il loro hobby e vogliono godersi al meglio le montagne”.
Scriverai un altro libro?
“Si`, ci sto lavorando proprio in questi mesi ma non uscirà prima di un anno e mezzo. Tratterà di atleti di trailrun e sci alpinistico. Come al solito lo sto scrivendo assieme al mio vecchio allenatore e co – scrittore.